Bambini in cucina.

 Nei lunghi e piovosi inverni liguri,sola in una piccola casa con un bambino "treenne"e una bimba poco piu' che neonata,molto spesso mi e'capitato di arrivare quasi alla pazzia. 

Sono una sostenitrice delle attivita' all'aperto anche con temperature non proprio tropicali e molto spesso ho fatto giocare i bimbi in giardino anche quando piovigginava.

Dove abitiamo noi pero',pur essendo in Italia e non in Africa, cé' "la stagione delle piogge"come l'ho ribatezzata io, e anche volendo ,in questo periodo non posso portare i mostri fuori altrimenti i vicini chiamerebbero i servizi sociali.

Il mio cervello allora per non impazzire ogni giorno era costretto ad inventarsi nuove attivita' da far svolgere ai piccoli selvaggi rinchiusi in casa come le scimmie alo zoo.


E'stato proprio in uno di questi tremendi pomeriggi che ho scoperto la passione di Samuel per la cucina e forse dovevo aspettarmelo.

I miei genitori sono cuochi e io ho cominciato a cucinare ,come se mi avessero impiantato nel cervello un corso rapido in microchip stile Matrix ,solo a 22 anni e senza mai aver toccato una pentola prima.
Samuel non e'stato da meno.

La prima volta che ci ha provato aveva circa tre anni e mentre stavo per preparare una frittata,lui era li,appeso alle mie gambe, esasperato da giorni di pioggia e prigionia forzata .

-Sai che ti dico piccolo gorilla nevrotico,visto che hai tanta voglia di fare prendi una sedia e aiutami a cucinare....

I suoi occhi si sono illuminati,ha trascinato una sedia fino al piano di lavoro della cucina e ci e'saltato su guardandomi con gli occhioni  spalancati ,in attesa di istruzioni.

-Allora little monkey prima di tutto il grembiule,poi fai cosi': prendi un uovo,battilo sul bordo della ciotola e quando sei riuscito a farci un buchetto,ci infili i due pollici dentro e tiri cosi l'uovo cade nella scodella; poi devi........- 

ma il suo cervelletto riattivato dalla novita'e dall' emozione era gia'pronto per l' azione e non era piu'in grado di recepire informazioni.

-Mamma faccio da solo- 

mi ha detto mentre mi allontanava con un braccio per farsi spazio sul "suo"piano da lavoro.







E cosi' Samuel ha preparato la sua prima frittata e io ho trovato una nuova attivita' da fare con loro e un nuovo aiutante che successivamente ho cominciato ad istruire e poi "sfruttare" ogni volta che avevamo una crisi in cucina o anche quando semplicemente ci andava di cucinare insieme. 

Inoltre anche gli studi scientifici affermano che cucinare insieme ai bambini fa bene a tutta la famiglia per svariati motivi:

  • La manipolazione degli alimenti rappresenta un occasione di stimolo e di crescita

  • Creare qualcosa di nuovo partendo da ingredienti grezzi rende i bambini orgogliosi di se stessi e quindi aumenta la loro autostima. 

  • Un piatto preparato con le loro mani viene gustato piu'volentieri rispetto ad uno che viene proposto già pronto poiche'i bambini non si sentono piu' passivamente nutriti ,ma parte attiva nella scelta della loro alimentazione

  • Se i bambini vengono messi in condizione di sbagliare in tutta tranquillita' imparano ad  affrontare la paura dell'errore  e acquisiscono la capacita' di risolvere i problemi e quindi sviluppano fiducia in se stessi.

Ecco quello che potete dire a tutti coloro che vi accusano di schiavizzare i vostri figli intenti a preparare il pranzo domenicale in stile MasterChef Junior mentre voi siete beatamente distese sul divano a guardare la TV



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