Diario di viaggio:quando tutto ebbe inizio!!!



Quando è nato Samuel io ho subito un vero e proprio choc.

Prima di Samuel : Io sono Chiara

                  Io sono bella
                  Io sono forte
                  Io sono sportiva            
                  Io sono orgogliosa
                  Io sono testarda
                  Io so sempre quello che devo fare
                  Io non ho paura di niente
                  Io posso tutto perché volere è potere
                  Io,Io,Io,Io,Io................

Poi è arrivato il momento del parto ed è stata un esperienza devastante sotto tutti i punti di vista,a partire da quello fisico.

Ho sempre avuto una soglia del dolore molto alta e mi cullavo sui racconti di donne molto paurose o intolleranti al dolore che mi dicevano di aver partorito in poche ore e che il dolore non era poi tanto devastante se non durante le ultime contrazioni.

Il programma "Reparto Maternità" ha fatto il resto e cosi ero abbastanza serena e impaziente di provare questa meravigliosa avventura.

L'unica ancora traumatizzata dall'esperienza,tutt'ora,è mia madre che ha vissuto,a suo dire,un parto dolorosissimo e molto lungo concluso con l'estrazione della bimba tramite la ventosa....quella bimba appena nata ero io!!!





Del mio travaglio,durato 20 ore ricordo tutto ma in maniera piuttosto confusa.


Sono stata ricoverata perché ero andata oltre la 41° settimana(secondo i calcoli medici,in realtà ero a 40 settimane e 4 giorni),ma la sera stessa sono entrata in travaglio spontaneamente e questa prima parte è durata 10 ore:


  • ricordo che la pancia si contraeva come se il culetto di Samuel spingesse verso l'alto;
  • ricordo Daniele che mi faceva ridere ad ogni contrazione per distrarmi dal dolore,ma anche per nascondere la sua tensione;
  • ricordo un infermiera che durante l'ennesimo monitoraggio,da me richiesto perché avevo le doglie ogni quattro minuti  mi disse "signora queste sono solo "patenze",si accorgerà che sono contrazioni utili solo quando non riuscirà più a ridere"....carina eh;
  • ricordo la  lunghissima notte a passaggiare per i corridoi silenziosi,dalla luce soffusa,con mia mamma  ed un altra ragazza entrata in travaglio insieme a me,anche lei accompagnata dalla madre .......se credessi nel purgatorio lo immaginerei così;
  • ricordo i minuti che si susseguivano sul display del cellulare e gli infiniti dolori,puntuali come uno orologio svizzero,ogni quattro minuti e solo due intervalli più lunghi di sette e undici minuti;
  • ricordo l'impazienza con la quale attendevo il cambio turno,momento in cui sarebbe arrivata Lucia la capo-ostetrica amica di famiglia che mi avrebbe praticato l'induzione tramite flebo di ossitocina;
  • ricordo l'arrivo di Lucia che con un sorriso carico di energia mi disse " vieni tesoro che adesso ti faccio partorire io presto presto".


Ahh quelle per me furono parole magiche mi sentivo sollevata,finalmente l'incubo sarebbe finito;erano le sette di mattina ed ero già stanca per la notte insonne e avevo fame.


Dissi a mia madre di chiamare Daniele e di farlo correre in ospedale;doveva essere il primo a vedere nostro figlio anche se in sala parto volevo essere sola perché avevo paura di perdere il controllo e non volevo che nessuno,soprattutto lui mi vedesse così.


Daniele è arrivato in un lampo,ma io mi ero sbagliata,non ho partorito subito e non ho perso il controllo,semplicemente sono impazzita......


Se le prime dieci ore mi erano sembrate come il purgatorio,nelle successive dieci sono precipitata all'inferno....

Chi ricorda la bambina dell'esorcista che scende le scale a testa in giù? Un agnellino se confrontata a me dopo che mi era stata somministrata la flebo di ossitocina:

  • ricordo le prime contrazioni più dolorose di quelle notturne e la rottura del sacco,come un palloncino pieno d'acqua che scoppia all'improvviso;
  • ricordo le contrazioni successive che partivano all'incirca ogni minuto in un crescendo di dolore che raggiungeva il suo culmine per poi decrescere;
  • ricordo quel culmine che ancora adesso considero qualcosa di umanamente insopportabile e ricordo che ogni volta pensavo che sarei svenuta perché il mio corpo non avrebbe retto a lungo;
  • ricordo quando sono entrata in vasca sperando di concludere il mio parto come me lo ero immaginata,in maniera romantica col mio bimbo che fuoriesce dolcemente per poi accoccolarsi tra le mie braccia e Daniele vicino a noi;
  • ricordo che l'acqua mi ha fatto sentire ancora più a disagio e che sono uscita dalla vasca nuda perché volevo scappare fuori e farmi portare in un altro ospedale da Daniele o da mia madre per farmi praticare un cesareo;
  • ricordo il primario,accorso per calmare la pazza "Signora una donna in travaglio per la  legge non è in grado di intendere e volere e assolutamente non possiamo farle un cesareo perché il bimbo sta bene";
  • ricordo lo sconforto di quel momento,mi sono sentita completamente sola e in balia di persone che non ascoltavano minimamente quello che dicevo e anzi facevano finta di assecondarmi;
  • ricordo di aver pensato "ora capisco come si sentivano i pazienti in manicomio rinchiusi nel loro mondo di sofferenza mentre tutti fuori facevano finta di niente"
  • ricordo l'angoscia di non sapere quando quell'incubo sarebbe finito perché per ore mi è stato detto che stava per nascere mio figlio,ma nonostante le infinite spinte non vedevo nessun progresso;
  • ricordo che dopo sette-otto ore così mi sono arresa e ho accettato di salire sulla classica brandina delle torture dove,avevo giurato qualche giorno prima,non sarei mai salita perché la classica posizione litotomica mi sembrava un oscenità e per di più in quella sala parto avrei avuto le gambe rivolte verso la porta in bellavista per tutti quelli che passavano di li;
  • ricordo di aver perso ogni forma di pudore e nonostante la sala fosse piena di gente che non conoscevo io non provavo altro che sconforto,non ero più lucida mentalmente e aspettavo con terrore la contrazione successiva convinta che quello fosse solo un incubo e che nella mia pancia non ci fosse niente;
  • ricordo Lucia che mi disse,dopo un breve consulto con un ragazzone di 1,90 mt per 90 kg , il quale altri non era che il ginecologo di turno," Chiara adesso sentirai un po' di dolore,ma dobbiamo assolutamente far nascere Samuel..... adesso"
  • ricordo che quando il "ragazzone" si è messo sulla mia pancia ho sentito un dolore se possibile ancora più forte che mi ha trasformato da "ragazzina posseduta del film "L'ESORCISTA" a "LOU FERRIGNO nel film L'INCREDIBILE  HULC" con una forza tale da scaraventare al muro e con un solo braccio l'omone di 90 kg;
  • ricordo ancora la faccia stupita  del dottore che cerca di calmarmi dicendomi di sopportare e che tutto sarebbe finito in un attimo;
  • ricordo il pianto del figlio dalla ragazza entrata in travaglio con me che ora,in sala parto mi era accanto...ore 16,58...ha pronunciato qualcuno;
  • ricordo il mio pensiero in quel momento:"Samuel ora devi nascere ,ora o mai più!";
  • ricordo Lucia che si tappa le orecchie mentre lancio un unico fortissimo grido che finisce nel momento in cui sento il suo pianto...ore 16,59...3,750 kg ha pronunciato qualcuno...




Ricorderò quell'attimo per sempre,la sua voce unica che avrei distinto tra tutti i bimbi del mondo,le sue mani e i suoi piedi giganti rispetto al corpo teso,caldo e muscoloso come un piccolo eroe che spalanca braccia e gambe dopo la sua più epica impresa:venire al mondo!

Ero così stanca e frastornata da non riuscire ad essere felice,ho pensato che fosse bruttissimo e un infermiera mi ha detto"E' stupendo se non lo vuoi lo prendo io" ed io con un filo di voce 
"Dopo tutto quello che ho passato me lo tengo pure se è brutto!"; Quando Lucia mi ha appoggiato Samuel sul petto mi ha detto sorridendo"Hai visto che c'era qualcosa nella tua pancia...eccolo".
Penso che ogni donna ricordi quell'attimo per tutta la vita,quello in cui finalmente la pelle di tuo figlio tocca la tua;
io non dimenticherò mai il suo calore e l'attimo in cui,con grande stupore dei presenti si è alzato sulle braccia per guardarmi e i nostri occhi,dopo nove mesi di attesa,si sono incrociati per la prima volta....


..........Trent'anni dopo c'è stato un altro parto dolorosissimo e molto lungo concluso con la Manovra di Kristeller .......quella mamma appena nata,ero io!!!


Il 26 febbraio 2011 comincia il mio DIARIO DI VIAGGIO






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