FAVOLA: Samuel ed il rospo

Sono una drogata di favole,racconti,film,serie tv....amo sognare e lo sanno bene tutte le persone che si trovavano a passare da casa mia all'ora della nanna,quando ero una bambina; i poveri malcapitati erano costretti ad inventare una favola, che dovevano raccontarmi con enfasi e trasporto,altrimenti non potevano godersi la serata ne andare via.

Quando e'nato Samuel ho cominciato a raccontargli favole prestissimo,anche se lui era troppo piccolo per seguirne una per  intero,io volevo che cominciasse ad amare i libri e ....volevo una scusa per leggere le favole.

Ovviamente la cosa si e' ritorta contro di me e ogni sera ,ora,sono costretta a leggere una o piu' favole ai bimbi o ad inventarne, e raccontarle con enfasi e trasporto , altrimenti non posso godermi la serata ne andare via.

Prendo spunto dalla vita quotidiana e da quello che amano fare i bimbi poi ci metto un po' di magia o qualche insegnamento che mi preme trasmettere loro ed ecco confezionata la storia.

Ripensando ai poveri mal capitatati a casa mia,ho deciso di trascrivere quelle che invento cosi altri malcapitati o genitori a cui si e' esautita la fantasia potranno prendere spunto,sostituendo i nomi con quelli dei loro figli.



Samuel era un bambino molto sveglio e vivace ; amava molto gli animali cosi' quasi ogni fine  settimana andava con la sua famiglia a fare lunghe passeggiate nei boschi o in aperta campagna oppure al mare o in riva ad un fiume per poter osservare da vicino le creature che tanto amava.
La sua mamma ed il suo papa' lo aiutavano sempre nelle sue esplorazioni.
 Il papa'era bravissimo a scovare ogni sorta di animale,anche quelli che si nascondevano tra la vegetazione o si mimetizzavano grazie ai loro colori,poi come un vero cacciatore riusciva a catturarlo e a portarlo a Samuel e a sua sorella in modo che potessero studiarlo da vicino. 
La mamma era una grande appassionata di animali come il suo bambino e ne studiava abitudini e caratteristiche fin da quando anche lei era solo una bambina,cosi quando il papa'tornava con un nuovo animaletto , lei raccontava tutto quello che sapeva su di lui e rispondeva felice alle domande dei piccoli curiosi che nel frattempo potevano toccare con mano il loro nuovo amico.

C'era una sola regola che pero' tutti dovevano rispettare : una volta studiato ,ogni animale doveva essere liberato perche' la cosa piu' importante era il rispetto per ogni forma di vita.

Samuel lo sapeva bene , molto spesso aveva fatto i capricci perche' voleva portare con se, a casa ,un pesciolino trovato in un fiume o una tartarughina di terra che voleva soltanto ritornare nella sua tana,ma i suoi genitori erano stati irremovibili ; ogni essere vivente andava lasciato nel suo ambiente naturale.

Alla fine Samuel aveva accettato questa regola,ma non ne capiva fino in fondo il motivo.

Un giorno,durante un pic-nic in riva ad uno stagno Samuel trovo un rospo davvero particolare; aveva la pelle scurissima,quasi nera e molto brillante e delle splendide macchie color rosso corallo, se ne innamoro all'istante e corse subito dalla sua mamma per farglielo vedere.Anche la mamma rimase molto affascinata da quella creatura , ancor di piu' perche' non ne aveva mai vista una e non conosceva niente di lei; propose allora al figlio di osservarla con attenzione prima di rimetterla in liberta'cosi'a casa avrebbero potuto cercare informazioni relative a quello splendido animale.
Quando fu il momento di andare via, Samuel si allontano per riportare il rospo allo stagno,ma una volta li,non ebbe il coraggio di farlo e se lo mise in tasca senza dire niente ai suoi genitori.

Arrivati a casa,corse subito nella sua cameretta,prese una grossa scatola di plastica, in cui conservava le sue macchinine piu' preziose, e si affretto a preparare un ambiente il piu' simile possibile a quello in cui aveva trovato il suo amico.

La mamma diceva sempre che ogni animale ha determinate esigenze e per questo vive in determinati luoghi.

Lui che aveva un buon cuore e voleva che il suo piccolo amico stesse bene,sacrifico molti dei suoi giocattoli piu'belli per cercare di ricostruire la casa del piccolo rospo inventando per esempio una tana di roccie con le sue macchinine e uno stagno pieno d' acqua col suo casco da poliziotto preferito.

Alla fine del suo lungo lavoro era soddisfatto e sgattaiolo in cucina per recuperare un po' di mangime che utilizzavano per dar da mangiare ai pesciolini quando andavano al fiume e poi stremato se ne ando a letto.

Il mattino successivo Samuel si sveglio prima del solito,voleva controllare il suo amato rospo e dargli da mangiare prima di andare all'asilo,ma il rospo non era felice come lui e se ne stava in un angolo immobile;inoltre il cibo dei pesciolini era ancora tutto li,il rospo non lo aveva neppure toccato.

-"Forse questo non e'il cibo che mangi di solito,ma non ti preoccupare,quando torno da scuola ti porto  tanti insetti cosi' potrai mangiare-" disse Samuel al suo amico.

All'asilo mentre tutti i suoi compagni si divertivano con i soliti giochi in giardino,Samuel trascorse tutto il suo tempo alla ricerca di insetti che nascose nelle tasche e porto a casa per nutrire il suo rospo.

Arrivata l'ora della nanna nascose la scatola col rospo sotto al suo letto e disse alla mamma che non voleva la favola della buonanotte,ma sarebbe andato da solo a letto,come i bimbi grandi.

Il mattino successivo,il piccolo rospo era ancora li nel suo angolo,non aveva toccato neppure un insetto ed il colore della sua pelle non era piu' di un bel bruno brillante con splendide macchie rosse corallo ,ma di un brutto color marrone con macchie rosso scuro.Samuel comicio'allora a preoccuparsi davvero per il suo amico e la paura di vederlo morire,gli fece trovare il coraggio di raccontare tutto alla mamma.

Sua madre si arrabbio molto perche'odiava le bugie,poi pero'lo abbraccio forte dicendogli che dopo quella bruttissima bugia,era stato un bambino molto coraggioso perche' le aveva detto la verita'pur sapendo che si sarebbe arrabbiata.

-"Sono molto fiera di te,perche hai capito di aver sbagliato e hai trovato il coraggio di chiedere aiuto.Ora prendiamo subito il piccolo rospo e riportiamolo a casa sua....sperando che non sia troppo tardi"- disse la mamma con aria preoccupata.

Arrivati allo stagno Samuel prese il rospo e ando' li dove lo aveva trovato; era piu'di un ora che non diceva una parola e pure lui parlava molto,ma era cosi' preoccupato e si sentiva cosi in colpa che quasi non riusciva a respirare come al solito.

Immerse dolcemente il piccolo animale nello stagno e lo lascio cadere fino a vederlo scomparire sotto l'acqua torbida; aveva un nodo alla gola  e cercava di trattenere le lacrime;la mamma lo guardava con tenerezza e preoccupazione e insieme attesero parecchi minuti,ma del rospo non c'era traccia.

Finalmente dopo un tempo che a Samuel sembro' lunghissimo,il rospo salto fuori dallo stagno per andare a poggiarsi su un tronco; la sua pelle era tornata come prima e lui sembrava davvero felice.

Samuel scoppio in un pianto liberatorio e la mamma lo abbraccio forte

-"Ora ho capito perche' mi avete sempre proibito di portare gli animali a casa....non lo faro'maaaai piu'.....neanche io sarei felice di vivere qua col rospino, nell' acqua fredda e sporca e senza di voi"-

La mamma era veramente fiera del suo piccolo Samuel e per festeggiare andarono insieme a mangiare un bel gelato gigante.

-"Vedi amore il gelato e' la cosa piu'buona del mondo per te"- disse la mamma-"ma al rospino non sarebbe piaciuto,lui ama gli insetti e gli piace catturarseli da solo....ognuno deve stare nel suo mondo e cosi tutti possono vivere felici e contenti"-










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